Quand'è il momento di gettar via?

4/25/2009 04:17:00 PM Posted In Edit This 0 Comments »

Gli oggetti che utilizziamo nella vita di tutti i giorni, prima o poi, devono essere rinnovati. Spesso quella data è scritta sull'etichetta, molte volte no.

Cucina:
- Padelle antiaderenti. Via immediatamente se graffiate, ma anche se sono tenute bene hanno una vita media breve, cioè non oltre i 2 anni;
- Spugnette. Durata: 3 mesi. Che le usiate per i piatti o il lavandino, pulitele sempre bene dopo l'utilizzo e asciugatele. Altrimenti diventano un ricettacolo di batteri, si rovinano subito e dopo un mese sono già da buttare;
- Tagliere. Soprattutto quelli di legno sono praticamente indistruttibili. Ciò che più conta è lavarli spesso con acqua calda o aceto per disinfettarli a dovere.
Soggiorno:
- Climatizzatori. Se curati con attenzione durano anche 10 anni. per una corretta manutenzione dovete pulire il filtro ogni 60 giorni e comprarne uno nuovo ogni 24 mesi. Una volta all'anno fate cambiare il liquido refrigerante;
- Cuscini del divano. Quelli con i tessuti ed imbottiture di alta qualità durano fino a 5 anni, al contrario di quelli sintetici che non sopravvivono oltre i 3. Lavateli sempre una volta ogni 6 mesi;
- Allarme antincendio. Ogni 10 anni i segnalatori perdono la sensibilità e non funzionano più al meglio. Ma se non seguite le istruzioni per una corretta manutenzione, s rovinano anche prima.

Camera da letto:
- Materasso. Per far arrivare un materasso fino a 10 anni di vita, evitate il proliferare degli acari, tenendolo all'aria per mezz'ora al giorno: scostate lenzuola e coperte e aprite la finestra della camera da letto. Inoltre 2 volte l'anno rivoltatelo per evitare che si deformi.
Bagno:
- Liquido per le lenti a contatto. Vita brevissima per le soluzioni di questo tipo. Non più di 3 mesi all'apertura del falcone, altrimenti rischio infezioni;
- Shampoo. A meno che non c sia una data di scadenza specifica, resiste 3 anni;
- Cosmetici e creme. Se matite, eyeliner, rossetti e ombretti sono da buttare dopo soli 6 mesi, i cosmetici in polvere arrivano anche a 3 anni. Le creme di bellezza (anche solari e i repellenti delle zanzare), invece, vivono 12 mesi da quando aprite la confezione;
- Spazzolino da denti. Le setole usurate non puliscono a fondo lo smalto, così ogni 3/4 mesi è opportuno cambiarlo.
Di tutto un :
- Casco. Normalmente ha una resistenza pari a 5 anni, ma fate attenzione, perchè alla prima caduta, anche se leggera, dovete sostituirlo. Lo stesso vale per le ammaccature o per le piccole crepe;
- Estintori. Sono in grado di raggiungere i 10 anni di vita;
- Pneumatici. Dipendono, più che dal tempo, dallo stile di vita e dai km percorsi. La legge prevede che si cambino quando la profondità del battistrada sia inferiore a 1,6 mm. In genere 4 anni.

Rosaria Petrella

Il mio viaggio alla scoperta dell'Australia

4/21/2009 08:54:00 PM Posted In Edit This 2 Comments »
Ecco qua la terra delle meraviglie. Solo rivedere la sua immagine mi mette di buon umore. Mi vengono in mente le ore passate a studiare il viaggio con la mia amica Fra, il decidere dove andare, come programmare gli spostamenti, che cosa dover escludere (a malincuore) perchè troppo lontano... Che nostalgia!!!
Ho pensato di inserire una bella cartina per rendere meglio l'idea di quanto ho avuto la fortuna di viaggiare e vedere.
Partiamo dalle notizie base: il mio splendido viaggio è durato dal 16 giugno al 28 agosto 2008. Estate nostra, inverno loro. Molti di voi penseranno che è uno spreco andare in Australia in quel periodo ma vi assicuro che è il periodo migliore per più motivi:
- il paese è talmente grande che al suo interno ci sono climi completamente diversi
- a nord è appena finita la stagione delle pioggie quindi il clima è secco, le temperature non sono altissime (perciò sopportabili), si riesce a visitare il deserto senza venir attaccato dalle fastidiosissime mosche
- ho potuto fare il bagno nell'oceano: durante la loro estate il mare si popola di jelly fish, simpatiche micro meduse che con il loro tocco ti fanno morire in 2-3 secondi al massimo
- ho avuto solamente 2 giorni di pioggia in 2 mesi e mezzo (a Melbourne e a Perth)
- vero freddo l'ho trovato solo in Tasmania (ero a Hobart il 21 giugno durante le celebrazioni della festa dell'Antartide per il solstizio d'inverno...)
- il loro inverno vuol comunque dire al massimo una giacca la sera mentre durante il giorno si stava tranquillamente in maglietta
Forse mi verrà in mente qualcos'altro ma credo che siano già delle motivazioni valide...

Altra informazione di tipo pratico:ho viaggiato con la Cathay Pacific di Hong Kong. Ci siamo trovate bene. I voli sono sempre stati ottimi e in perfetto orario. Siamo partite da Roma Fiumicino (lì ci eravamo arrivate da Trieste con la AirOne), scalo a Hong Kong e arrivo a Sydney. Al ritorno stesse tappe. Complessivamente era la combinazione che ci conveniva di più (mi sembra che il costo totale dei biglietti sia stato 1.270 euro o poco meno) nonostante le tariffe di questa compagnie siano solitamente abbastanza alte. Ci sono comunque tantissime compagnie e opzioni di viaggio, è importante stare un pò dietro ai prezzi e a come cambiano e cogliere l'attimo propizio all'acquisto.
Come moneta utilizzano il dollaro australiano corrispondente a 55 centesimi di euro (data 21 aprile 2009). Per esperienza personale, credo che convenga di gran lunga ritirare lì i dollari con il bancomat piuttosto che cambiare euro in Italia o in Australia: i tassi di cambio sono parecchio elevati. Inoltre sempre prelevare con il bancomat ed evitare di farl con la cartadi credito che si prende troppi interessi.
Per quanto riguarda la lingua...l'australiano è incomprensibile!!!Appena arrivate, con il nostro bell'inglese scolastico, posso assicurare che ci è voluto un pò a fare l'orecchio...Per nostra grande fortuna abbiamo passato i primi 10 giorni in compagnia di due amici australiani di Fra (che ci hanno ospitato e sono anche venuti in Tasmania con noi) che ci hanno insegnato parole e frasi tipiche e ci hanno obbligato a parlare inglese con loro per far esercizio (nonostante parlassero l'italiano). Solo qualche esempio di australiano:
- mate: ragazzo/a (tutti ti chiamo così)
- good day mate (g'day mate)
- sheila: donna
- bloke: uomo
Passiamo però alla cosa più importante: l'itinerario!
Sarò schematica ma prometto che nei prossimi articoli mi soffermerò zona per zona:
  • Sydney + Blue Mountains (17-20 giugno)
  • Tasmania: da Hobart a Launceston (21-28 giugno)
  • Sydney (29-30 giugno)
  • Melbourne e Great Ocean Road (1-6 luglio)
  • Adelaide + Kangaroo Island (7-11 luglio)
  • Perth e dintorni (noleggio auto per la costa occidentale) + Rottnest Island (12-21 luglio)
  • Alice Springs - Darwin: 9 giorni di tour nell'Outback e nelle meraviglie naturalistiche del nord dormendo sotto le stelle nel sacco a pelo (22-31 luglio)
  • Darwin (1-2 agosto)
  • Cairns + gita alla barriera corallina (3-5 agosto)
  • Magnetic Island (6-8 agosto)
  • Arlie Beach + Withsundays Islands (tour di 3 giorni dormendo in barca) (9-13 agosto)
  • Hervey Bay + Fraser Island (2 giorni di tour) + Noosa (14-17 agosto)
  • Brisbane (18-19 agosto)
  • Gold Coast + Byron Bay (20-23 agosto)
  • Sidney (24-27 agosto)

Non male,eh? Se vi siete incuriositi e vorrete rivivere il mio viaggio, prossimamente vi racconterò tutto quanto inserendo foto e dettagli utili!!

Al prossimo articolo!!

Ilaria Colautti

I mondiali di Roma si avvicinano: sorteggio dei gironi di pallanuoto

4/18/2009 03:38:00 PM Posted In Edit This 0 Comments »
Non è andata male ma forse poteva anche andare un pò meglio all'Italia nel sorteggio dei gironi preliminari dei prossimi Mondiali che si svolgeranno a Roma dal 17 luglio al 2 agosto.

Il Settebello incontrerà sul suo percorso le nazionali di Stati Uniti, Romania e Macedonia. Un girone da non prenderà sottogamba come ha commentato il ct azzurro Sandro Campagna: "Auspicavo un girone meno competitivo, che ci consentisse di affrontare il Mondiale più gradualmente. Gli Stati Uniti sono una nazionale in crescita che nel corso della scorsa stagione ha conquistato l'argento in World League e alle Olimpiadi, frutto del lungo lavoro iniziato anni fa dal maestro Ratko Rudic, poi tornato in Croazia. La Romania ci ha sconfitto due giorni fa (mercoledì 15 aprile) in World League, mentre la Macedonia è composta da giocatori di origine serba e croata che possono metterci in difficoltà. Sarebbe molto importante arrivare primi nel girone per qualificarci direttamente ai quarti di finale. Noi proveremo a vincere tutte le partite".

Il Setterosa invece se la dovrà vedere con Ungheria, Cina e Uzbekistan. Questo il commento del tecnico azzurro Roberto Fiori: "L'Ungheria è certamente una squadra con una tradizione e una scuola che, al pari della nostra e di quella olandese, ha segnato i primi anni della pallanuoto internazionale. Molte delle atlete magiare giocano nel nostro campionato e ci conosciamo bene. Sarà un incontro difficile perchè potrebbe rappresentare lo spartiacque del girone. Non dobbiamo sottovalutare la Cina, argento ai mondiali giovanili del 2007 e quinta ai Giochi Olimpici in casa. L'Uzbekistan è la squadra contro la quale apriremo il Mondiale. Non la conosciamo e sarà importante entrare in acqua subito preparati sotto il profilo psicologico".

I gironi sono stati sorteggiati ieri (17 aprile 2009) presso la Sala Convegni delle Piscine del Foro Italico alla presenza del presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, del presidente del Comitato Organizzatore Roma 09 Giovanni Malagò, del direttore esecutivo Cornel Marculescu e del segretario onorario Bartolo Consolo della Federation International de Natation Amateur, del segretario onorario John Whitehouse e del bureau liaison Guillermo Martinez della commissione tecnica della FINA. Cerimoniere è stato Gianni Lonzi, responsabile della commissione tecnica della FINA.

Ecco i gironi:

TORNEO MASCHILE (20 luglio - 1 agosto)

  • Girone A: Sud Africa, Canada, Germania, Ungheria

  • Girone B: Montenegro, Croazia, Cina, Brasile

  • Girone C: Kazakistan, Serbia, Australia, Spagna

  • Girone D: Usa, Macedonia, Italia, Romania


TORNEO FEMMINILE (19 luglio - 31 luglio)

  • Girone A: Uzbekistan, Cina, Italia, Ungheria

  • Girone B: Russia, Stati Uniti, Grecia, Kazakistan

  • Girone C: Nuova Zelanda, Canada, Sud Africa, Australia

  • Girone D: Germania, Brasile, Spagna, Olanda

Superano il turno le prime tre: la prima accede direttamente ai quarti di finale, la seconda e la terza agli ottavi.

Esordiranno prima le donne, il 19 luglio con l'Uzbekistan. Gli uomini scenderanno invece in vasca il 20 luglio contro gli Usa.

(dal sito http://www.federnuoto.it/)

La speranza è che le nostre nazionali raggiungano le posizioni di vertice a cui ci avevano abituato nell'ultimo decennio. Da qualche anno a questa parte i risultati sono stati decisamente più modesti, vuoi per un miglioramento di tutto il settore internazionale con l'emergere di nuove realtà, vuoi per un nostro mancato ricambio generazionale. Le ultime Olimpiadi (Pechino 2008) ci hanno visto arrivare noni con i maschi e seste con le femmine (campionesse dell'edizione precedente ad Atene nel 2004).

Del girone maschile la squadra più temibile è sicuramente quella statunitense, vice campione olimpica. Merito di questa ascesa americana è stato sicuramente il lavoro svolto dall'ex ct azzurro Ratko Rudic. Nel giro di pochi anni è riuscito a costruire un gruppo solido e di buona qualità. La Romania è una nazionale altalenate, sulla carta di non grandi qualità ma che è riuscita a metterci in difficoltà recentamente. La Macedonia è la squadra più debole del girone. Certo è che non possiamo preoccuparci di Macedonia e Romania se veramente vogliamo puntare alle posizioni di vertice e al podio...

Il girone A sembra tranquillo per l'Ungheria, campione olimpico in carica, il B presenta la sfida Montenegro - Croazia (sempre di grande intensità e qualità), il C vede favorita di gran lunga la Serbia con le temibili Spagna e Australia.

Per quanto riguarda la squadra femminile il girone racchiude qualche insidia, derivante forse anche dai dubbi emersi dopo l'apparizione olimpica. Il gruppo storico ha ormai dato il meglio di sé con la vittoria di Atene, ora è arrivato il momento delle nuove leve. Le nazionali giovanili (guidate da Fiori) hanno raggiunto negli ultimi anni livelli impensabili fino a qualche anno fa, mettendo alla ribalta forti e valide atlete. Queste però non hanno avuto grande spazio in nazionale maggiore causando un mancato rinnovo. Della squadre che affronteremo, l'Ungheria vive la nostra stessa situazione: dopo i fasti del passato i risultati hanno cominciato a mancare. Le principali e più forti giocatrici giocano nel nostro campionato quindi le conosciamo bene ma per loro vale lo stesso. La Cina è un'incognita: è esplosa alle olimpiadi battendoci nella finale per il quinto posto. L'Uzbekistan invece non dovrebbe rappresentare un gran pericolo. Il girone comunque ci dirà subito quali sono le nostre potenzialità.

Degli altri gironi interessantissimo ed equilibrato appare il girone B: Stati Uniti, Russia e Grecia rappresentano i vertici della pallanuoto mondiale. Forse le greche un pò sotto alle altre due ma assolutamente temibile. Il Kazakistan poi non rappresenta una squadra materasso da sottovalutare visto che è composta da ex giocatrici della nazionale russa.

Insomma... Manca poco all'inizio: ancora 3 mesi e tutti gli appassionati potranno gustarsi il magnifico spettacolo che la pallanuoto sa sempre offrire!!

Scritto da Ilaria Colautti

Giancarlo Siani: la scelta di essere un "giornalista giornalista"

4/17/2009 12:02:00 PM Posted In Edit This 1 Comment »
A tutti quelli che vivono in Campania o nelle cosiddette zone "a rischio", dove dilaga la criminalità organizzata (in qualunque modo vogliate chiamarla mafia, camorra, 'ndrangheta), a tutti coloro che dal giorno in cui sono nati non hanno ancora capito perchè i commercianti devono pagare il pizzo, perchè c'è gente che non riesce ad arrivare alla fine del mese e altri che chissà per quale strano motivo vivono in ville stile Scarface senza pagare un centesimo di tasse, perchè chi ha il coraggio di denunciare, di dire la verità fa una brutta fine o è costretto a vivere con una scorta 24 ore su 24, perchè nelle sparatorie vengono coinvolti anche povere vittime innocenti, a tutte le persone che credono che se la criminalità organizzata sia riuscita a sopravvivere finora vuol dire che alle alte sfere del potere ( i cosiddetti pezzi da 90, come direbbe Don Vito Corleone) gli fa più che comodo...bene a tutte queste persone consiglio vivamente di andare a vedere "Fort Apasc", il film di Marco Risi, figlio del celebre regista Dino e molto conosciuto qui in Campania per aver diretto "Maradona: la mano de Dios". Il titolo fa riferimento al film "Il massacro di Fort Apache", palese allusione alla vicenda del generale Custer a Little BigHorn. In un articolo del protagonista, infatti, Torre Annunziata viene paragonata a questo luogo. La storia è quella di Giancarlo Siani, giovane giornalista della testata partenopea "Il Mattino" (per la precisione corrispondente da Torre Annunziata) che decide di fare il "giornalista giornalista". Eh già perchè il suo caporedattore Sasà l'aveva avvisato: "a Napoli possono campare solo i giornalisti impiegati (quelli che si piegano al volere degli altri), non i giornalisti giornalisti (quelli che raccontano la verità, quelli che fanno gli scoop)". Il giovane 26enne non si era lasciato intimorire, ma era andato dritto per la sua strada. Così da semplice cronista di nera (furti, rapine) e da stanco narratore delle lotte proletarie e delle manifestazioni sindacali, era passato a condurre un'inchiesta sulla malavita a Torre Annunziata. Torre Annunziata è un paese abbastanza grande in provincia di Napoli. Affaccia sul mare. Era (e forse è ancora) il cuore pulsante della camorra partenopea. Siani ha cominciato a seguire le attività di Valentino Gionta (boss di Torre), della grande Famiglia Alfieri, dei Nuvoletta di Marano (legati ai Corleonesi), scoprendo un groviglio di corruzione e un giro di affari sporchi che coinvolgeva lo stesso sindaco di Torre e anche alcuni assessori e magistrati, i quali, invece di compiere il loro dovere preferivano osservare passivamente e prendersi le mazzette. Siani è stato ucciso per questo: perchè aveva capito, perchè aveva avuto la forza di parlare, di svolgere delle vere indagini. Era il 1985 (i veri assassini verranno ritrovati solo 12 anni dopo) e Siani aveva 26 anni. Anche lui aveva un ragazza. Anche lui ci rimaneva male se non riusciva a trovare i biglietti per il concerto di Vasco Rossi. Anche lui voleva avere i soldi per farsi una vacanza su una di quelle isole che si vedono solo in pubblicità. Era un ragazzo come tutti noi. No forse no. Lui possedeva qualcosa in più, quella stessa cosa che apparteneva anche a Falcone, a Borsellino e che oggi distingue Roberto Saviano: il coraggio di sacrificare la propria vita per far trionfare la giustizia e per difendere la propria terra.
Rosaria Petrella

L'omeopatia va sotto esame

4/17/2009 11:41:00 AM Posted In Edit This 0 Comments »
Granuli, gocce, pomate...Sono molti i medicinali omeopatici in commercio per la cura di malattie (ansia, insonnia, allergie, problemi gastrointestinali e circolatori). Secondo le indagini sono 11 milioni di italiani che li usano e 25mila i medici che li prescrivono. Nonostante la diffusione, vi è tuttora una certa diffidenza nei confronti della medicina omeopatica. E non a torto, se si considera che la maggior parte dei prodotti omeopatici non sono verificati secondo criteri scientifici comunemente applicati ai farmaci tradizionali. Mancano, inoltre, prove sperimentali univoche sulla loro efficacia e non esiste nemmeno una regolamentazione precisa. In alcuni Paesi è riconosciuta come specialità dall'Ordine dei Medici, mentre in altri il suo insegnamento è collocato al di fuori degli ordinamenti delle facoltà di medicina. Di ricente l'Aifa (l'organo che in Italia vigila e controlla la vendita dei prodotti farmaceutici) ha deciso di esaminare circa 31mila prodotti con l'obiettivo di dare garanzie di sicurezza e qualità. Questo aiuterà certamente ad ottenere maggiore chiarezza e tutela nei confronti di tutti coloro che vi ricorrono (me compresa).

Da un'intervista alla dottoressa Enrica Morra, direttore Ematologia dell'Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano

Rosaria Petrella

Erano meglio i cavalli...

4/16/2009 02:28:00 PM Edit This 1 Comment »
Un uomo, il suo cavallo, losconfinato West… della Pianura Padana.Dopo anni e anni passati a cavalcare ilsuo stanco ronzino sotto il sole cocente dell’estate, in mezzo alle incredibilinebbie del delta del Po’ che gli avevano causato terribili reumatismi, pensòche fosse giunto il giorno di concludere la sua carriera di Cow Boy. Ma ungiorno: l’illuminazione!Presa matita, righello e qualche buona dose dimarijuana progettò il mezzo che poi rivoluzionò le sorti del trasportoterrestre: il treno. La velocità e la sicurezza del mezzo riscossero ben prestogrande successo, così il nostro ormai vecchio Cow Boy decise di fondare lacompagnia destinata a gestire il monopolio del trasporto su rotaia su tutto ilterritorio della Penisola.Dopo il lampante trionfo che gli portò una ricchezzainimmaginabile, gli utenti si accorsero che non c’erano poi così tantedifferenze tra i vecchi cavalli e i nuovi treni: la velocità del mezzo eravanificata da spaventosi ritardi e l’arsura estiva e i freddi invernali eranoperfettamente riprodotti all’interno delle carrozze dei veicoli. Fu così che ilCow-Boy imprenditore fallì e si uccise buttandosi…. sotto al treno? No sotto al suo vecchio cavallo! (url del sito da cui ho tratto la storia http://filmckr.blogspot.com/)
Io ci penso seriamente.Le poche volte che ho viaggiato in treno è stato come partorire.Solo qualche giorno fa ho dovuto viaggiare in piedi perchè in un IC plus, pagando 45,50 euro, hanno sbagliato a montare le carrozze. Un errore grossolano che ha costretto alcuni passeggeri a prendere dei pullman organizzati a Villa San Giovanni (RC) e altri (direi una cinquatina per ogni carrozza) a viaggiare in piedi.Senza contare il ritardo accumulato,ma questa è la prassi.

Il caso Vauro

4/16/2009 09:11:00 AM Posted In Edit This 1 Comment »
Il direttore generale della Rai,Mauro Masi, ha deciso di sospendere in via cautelativa, il vignettista Vauro Senesi. La polemica è scattata a seguito della puntata di Annozero in cui è stata mostrata una vignetta <<gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico >>.
Inoltre nella missiva inviata da Masi si chiede espressamente di riequilibrare i contenuti informativi della trasmissione circa i servizi andati in onda dall'Abruzzo.
Concordo pienamente con le dichiarazioni di Franceschini, nonostante la mia direzione politica
sia completamente opposta: «A me quella trasmissione non piace molto - ha detto Franceschini poco prima della decisione dei vertici Rai -, mi sembra che lì ci siano troppe persone che pensano di avere la verità in tasca, comunque. Però non è che le cose che non piacciono debbano essere censurate. Va rispettata la libertà di informazione, il servizio pubblico è a disposizione di tutti. Legittime le critiche a Santoro, ma non possono essere presi provvedimenti sanzionatori»;e così come al segretario del Pd anche a me non piace Annozero. Ma sarebbe troppo facile far sparire tutto ciò che non ci piace.Una magia. La libertà d'espressione è sancita dalla Costituzione,e in quanto tale va rispettata. Qui però non si tratta nè di libertà nè di censura. Il servizio pubblico deve mantenere una certa linea. L'informazione deve essere chiara e trasparante. E la satira in questo caso non lo è. Non lo è perchè con la satira scaturiscono sottili provocazioni e facili riferimenti che poi creano una polemica come questa.Le vignette di Vauro, diciamolo chiaramente, mettevano a nudo delle scomode verità.E a noi tutti a volte piacciono le belle bugie. In questa tragedie le responsabilità sono molteplici. Ma non era il momento di fare satira.Santoro in questo caso ha sbagliato i tempi.Nessuno pretende di censurare Annozero. Ma se deve essere un programma d'informazione che lo sia indipendentemente dalle varie matrici politiche.I cittadini hanno il diritto di essere informati correttamente.

Scritto da Donato Francesca


Calcio:Inghilterra caput mundi

4/16/2009 12:25:00 AM Posted In Edit This 1 Comment »
Il calcio inglese è sul tetto del mondo. Dopo Chelsea e Barcellona, qualificatesi martedì, con il ritorno dei quarti di finale disputati mercoledì sera la Champions League conosce anche le protagoniste dell’altra semifinale: si tratta del Manchester United, che vince sul campo del Porto per 1-0, e dell’Arsenal, che spazza via per 3-0 il Villareal. Tre semifinaliste su quattro sono inglesi.
Le italiane impegnate in Champion's sono tutte state eliminate da squadre d'oltremanica:l'Inter si è arresta ai campioni del Manchester; la Roma è stata battuta dai giovani talenti dell'Arsenal e la Juventus si è inchinata allo strapotere del Chelsea.
C’è da chiedersi perché il nostro calcio oggi è ad un livello palesemente inferiore a quello inglese. Il discorso parte dal fondo, ovvero dalla programmazione e dalla progettazione di lungo periodo che i grandi club inglesi riescono a mettere in atto, attraverso l’investimento nei settori giovanili che sfornano talenti senza soluzione di continuità.Sappiamo invece come in Italia si pensi a vincere subito, spendendo per i campioni già affermati e riponendo scarsa fiducia nei giovani provenienti dal vivaio.
L’era in cui in molti condividevano l’idea che il nostro fosse il campionato più bello del mondo sembra ormai essere finita da un pezzo.
E c’è da scommetterci che a Roma, nella prossima finale di Champions in programma a maggio sia una squadra inglese ad alzare al cielo la coppa, a suggellare il loro strapotere, Barcellona permettendo.
Scritto da Donato Francesca

Che cos'è la Tecktonik???

4/15/2009 08:46:00 PM Posted In Edit This 7 Comments »
Che cos'è la Tecktonik???
«Tecktonik è un richiamo ai movimenti geografici delle placche, quindi all’incontro e allo scontro delle differenti culture musicali »
Alexandre Baroudzin e Cyril Blanc)

Chiaro?? A me non molto per la verità...
Qualche settimana fa un gruppetto di ragazzine di 11-12 anni mi ha chiesto se sapessi ballare la tecktonik. Alla mia faccia alquanto perplessa e stralunata mi hanno guardato come se vivessi su un altro pianeta: come non potevo conoscere la tecktonik??? E' famosa in tutto il mondo e tutti la ballano in discoteca! Confesso di non essere una assidua frequentatrice di discoteche ma giuro che non ne avevo mai e poi mai sentito parlare... Così ho cominciato a chiedere in giro tra i miei "vecchi" amici (come le 3 dolci fanciulle mi hanno definita dopo la mia ammissione di non conoscere questa famosissima danza) e posso affermare che solo 1 persona mi ha saputo rispondere. Consapevole che evidentemente non sono l'unica a vivere fuori dalle mode del momento ho provato a dare un'occhiata in internet e ho scoperto che è veramente molto diffusa e popolare.
La Tecktonik (conosciuta anche come TCK) venne inventata nel 2000 dai francesi Aexandre Baroudzin e Cyril Blanc. Comunemente con questo termine ci si riferisce a un tipo di ballo anche se in realtà il nome vero e proprio del ballo è "electro dance". Tecktonik è invece un marchio registrato (esistono dei prodotti ufficiali), il cui simbolo è un'aquila stilizzta con la scritta Tecktonik o Tecktonik killer (dal nome della serata ufficiale in cui è nato al nightclub Metropolis alla periferia di Parigi). I killer, killeuse al femminile, sono infatti i ballerini di Tecktonik.

L'electro dance nacque quindi nel 2000 in Francia per poi dffondersi in tutto il mondo(soprattutto dal 2006 in poi). Deve la sua diffusione in particoar modo al passaparola e ai siti tipo Youtube. Se infatti si clicca su questo sito si possono ammirare centinaia di filmati e lezioni di questo tipo di ballo.

In Francia è un vero e proprio fenomeno di massa tra i giovani, in particolare fra quelli di 10-18 anni (...quindi la mia ignoranza è comprensibile...). Chiunque la può praticare, non è molto complessa. E' un ballo versatile, nel senso che si può adattare a molti stii di musica differenti (elettrnica, house, techno, hip hop). I movimenti provengono dalle varie tecniche hip hop, dance e techno.
Il ballo electro dance (chiamata erroneamente "tecktonik") è contrapposto da diversi stili:
• stile electro, si balla su musiche dai suoni marcatemente elettronici e i movimenti sono energici
• milky way, predilige musiche più minimal e ritmi meno serrati, i movimenti sono particolarmente fluidi
• hardstyle, si balla su musiche techno e i movimenti sono particolarmente ampi e violenti
I ragazzi la praticano per le strade. Uno dei luoghi di ritrovo preferiti dai ballerini dell'electro dance parigini è la piazza antistante il Centre Pompidou che ogni mercoledì viene letteralmente invasa dai giovani. Dalla cultura hip hop ha preso in prestito l'usanza del confronto 1 contro 1 o tra 2 team incitati dagli amici e dagli spettatori. Nella discoteca Metropolis, durante le serate Tecktonik killer, sono organizzati tornei che vedono i partecipanti sfidarsi su un vero e proprio ring al centro della pista.

Che altro dire?? Buon ballo!!!
p.s.adesso anche voi sapete che cos'è la tecktonik!! :-)

Scritto da Ilaria Colautti

Eroi per caso o per necessità

4/15/2009 05:33:00 PM Posted In Edit This 0 Comments »
La distruzione si è fermata alle 3.32 del mattino del 6 aprile. L’Aquila è piegata, l’Abruzzo è collassato, scosso dalla furia della natura. L'angoscia aumenta. Poi un poco di coraggio, un giro attorno al quartiere e si cominciano a scoprire storie ancora più tristi, fatte di bambini la cui vita si è interrotta sotto alle macerie. Di amici, colleghi, segnati molto più profondamente di noi. E, per assurdo, ci si deve sentire sollevati. Ci sono storie che ti fanno sorridere e piangere dalla gioia, dimenticando per un attimo il dolore e l’amarezza per chi non ce l’ha fatta o per chi nel crollo ha perso una casa, un genitore o un figlio. Storie di eroi per caso o per necessità, storie di sopravvissuti baciati dalla fortuna.
Come i giovani studenti universitari Marta, Matteo, Francesca. Sono solo alcuni nomi dei ragazzi che hanno resistito per ore ed ore sotto le macerie prima di essere portati in salvo dai soccorritori. Marta Valente, studentessa 24enne della provincia di Teramo, è stata l’ultima in ordine di tempo ad essere salvata tra gli applausi liberatori della gente. Ha resistito oltre 23 ore bloccata da travi di cemento e calcinacci del palazzo di quattro piani che le è crollato addosso. La sua “fortuna” è stata che le travi cadendo si sono miracolosamente bloccate senza colpirla e lasciandole un intercapedine in cui poter respirare. A segnalare la sua presenza era stato l’altro studente Matteo, il primo ad essere estratto vivo dal palazzo crollato a Via Sant’Andrea.
Ma sono tantissime le storie degli studenti dell’Aquila. La prossimità alle vacanze pasquali ha fatto si che in molti non ci fossero. Nella “Casa dello Studente” in Via XX Settembre, erano solo 80 i ragazzi ospitati. Le vicende di questi ragazzi sono diventate un po’ il simbolo di questa tragedia. Ad aspettare notizie, genitori e fratelli accorsi da tutta Italia con la speranza di riabbracciare i propri cari. "Hai presente la roulette, quando punti tutto sul rosso o sul nero? - racconta Marco - Semplice, 50 e 50, rosso vince, nero perde. Io ero nella stanza rossa, sono vivo; quelli che erano nella stanza nera sono ancora là sotto. Ma si può morire così?". Anche Gianluca si è salvato, ma lui in quella casa non doveva nemmeno esserci. Un suo amico l’aveva pregato di fargli compagnia, terrorizzato dalle scosse della sera prima. E il destino beffardo ha voluto che lui da quell’inferno uscisse vivo, il suo amico invece è ancora lì sotto, probabilmente morto. Una telefonata ha salvato la vita ad un altro studente. Sua sorella, allarmata dalla scossa percepita anche a Fermo a 100 Km di distanza, lo ha chiamato al cellulare riuscendo così a farlo individuare dai soccorritori.
I giovani sono stati protagonisti anche di molti atti eroici. Tra questi un giocatore dell’Aquila Rugby, Dario Pallotta, che ha salvato la vita a due coniugi. Ai microfoni di Sky ha raccontato di essere in strada e aver sentito urlare.” La tromba delle scale era crollata e intorno era tutto un disastro. Sul momento, per la confusione, la puzza di gas che usciva dalle tubature rotte e i calcinacci - dice -, non mi sono neppure reso conto se fossero uomini o donne, ho pensato solo a portarli fuori.”. Pallotta non si è perso d’animo riuscendo a salvare prima l’uomo sepolto da pietre e tubi dell’acqua e poi la moglie, avendo poi anche la lucidità di ritornare in casa a prendere la bombola d’ossigeno che serviva alla donna per respirare. Pallotta non è stato l’unico rugbista ad aiutare. Anche il tecnico Massimo Mascioletti e alcuni dei suoi ragazzi si sono tutti attivati, in particolare per l'evacuazione dell'ospedale a cominciare dal reparto di ortopedia.
Storie di dolore si intrecciano con quelle di speranza. E' stata trovata viva, a 98 anni, dopo 30 ore sotto le macerie a Tempera. L'anziana, che è rimasta tra i calcinacci nel suo letto, è stata portata giù dai pompieri e soccorritori. Non credevano ai loro occhi: stava lavorando all’uncinetto come se niente fosse.
Col terremoto se n’è andata una parte di storia, si è sbriciolata la vita di intere famiglie tra i mattoni delle abitazioni, i pilastri della Casa dello studente e i reparti crollati del nuovissimo ospedale. All’orizzonte restano le migliaia di tende assiepate nei campi sportivi: piene di dolore e paura. Ma anche della speranza di non restare soli.

Scritto da Donato Francesca

Saviano a "Che tempo fa": l'importanza della realtà nella tv italiana / Saviano at "Che tempo fa": the importance of the reality on italian tv

4/15/2009 05:17:00 PM Posted In Edit This 1 Comment »

C'è chi dice che gli italiani o meglio il pubblico televisivo italiano sia composto solo ed esclusivamente da borghesucci medi che guardano reality, film-panettoni,commedie ai limiti della demenzialità, in sintesi la cosiddetta tv spazzatura...guardando, però, ad esempio, gli ascolti di "Speciale che tempo fa" di Fabio Fazio del 26 marzo 2009, dedicato a Roberto Saviano e al suo libro Gomorra sembra proprio che non sia così. Il programma di Fazio è, infatti, riuscito ad ottenere il 19% di share (quasi 5 milioni di spettatori). Rai3, che in gennaio aveva vinto con "Speciale De Andrè"(sempre di Fazio), torna a trionfare con Saviano. Lo scrittore e gioranlista napoletano è stato, fra l'altro, accompagnato da due celebri scrittori, Paul Auster, David Grossman e, nell'ultima parte, dalla comicità di Antonio Albanese nelle vesti di un moderno padrino. Il direttore di Rai3, Paolo Ruffini, spiega: "Pensano che la tv sia tutta da buttare, ma non è così. Pensano che la tv sia tutta uguale, ma non è così. Pensano che la parola share sia una parolaccia per la buona tv, ma il bello della tv è che si possono fare ascolti, e share, con bei programmi". E' il caso anche di ricordare "Dante" di Roberto Benigni, grazie al quale Rai1 nel 2007 ottenne 12 milioni di spettatori e il 46% di share.
Saviano afferma: "la tv può essere uno strumento alleato per raccontare ciò che accade nel mondo". Ritornando nello specifico alla serata del 26 marzo, è possibile dire che il suo è stato un monologo quasi teatrale, basato più che altro su una rassegna stampa del Corriere di Caserta che chiama "infame" il pentito in un titolo, che elegge a eroi i boss locali, amici dei politici. Le foto dei ragazzini ammazzati, quelli degli innocenti coperti da un lenzuolo, il sorriso di un carabiniere ventenne trucidato per vendetta. Il titolo diffamante: "Don Diana a letto con due donne". Don Diana, il prete dell'impegno ucciso quindici anni fa. "Che tipo di paese è l'Italia se permette tutto questo?". Il silenzio e la diffamazione sono armi terribili in mano alla camorra e l'ordigno adatto per combatterli è quello della parola. E Saviano ha scelto di parlare a lungo e con cruda chiarezza. Lui stesso si è definito un'"operazione mediatica", nata e portata avanti perchè si conoscano gli orrori della camorra e si capisca che riguardano tutti. Il suo "sogno" è che la lotta alla criminalità organizzata diventi una vera e propria moda e che "i grandi editori, le televisioni, trovassero un punto comune, anche conveniente. Perchè non creare una moda?". Lo scrittore ha parlato anche delle minacce della camorra. "Non immaginavo che sarebbe andata così - ha detto -. Pensavo che sarebbe durata poco, sono tre anni ed è pesantissimo". E nel ringraziare "tutte le persone che mi scrivono, nel ringraziare tutti per quello che è stato fatto per me", cita le parole di Kennedy: "perdonare sempre dimenticare mai".
"Io - ha detto Saviano - non dimenticherò mai quello che di bene mi è stato fatto". Ha ringraziato i paesi che lo hanno ospitato ma non ha ringraziato chi gli ha rifiutato la casa e gli amici che hanno liquidato la sua causa come se se la fosse cercata. E ha citato una frase di Biagi: "Sei arrivato davvero quando fanno un falso del tuo libro e ti accusano di plagio' e io ce li ho tutti e due". Nella seconda parte, due grandi scrittori come l'americano Paul Auster e l'israeliano David Grossman, hanno discusso con Saviano riconoscendo un valore enorme a Gomorra: "E' scritto benissimo - ha detto Auster - E' esploso come una bomba e ha costretto tanta gente in tutto il mondo a guardare dentro il fenomeno camorra. Anche tanti che non ne sapevano nulla o pensavano fosse una cosa locale italiana".
La serata del 26 marzo ha dato voce sicuramente ad un grande scrittore e cronista, ma ha anche dimostrato che gli italiani non sono solo il popolo della "tv spazzatura".

Some people say that Italians or better italian tv public is composed of little or middle bourgoises who watch bad programmmes or only reality shows...But, if we look at "Speciale che tempo fa" by Fabio Fazio of the 26th of april, dedicated to Roberto Saviano and his book Gomorra, we can say that the scenary is very different. Fazio's program has been watched by about 5 millions of people, a great moment for Rai3. During the program Saviano, a journalist and writer, has showed some pieces of his book Gomorra, a best seller that reports camorra and mafia crimes. He has been accompanied by two important writers Paul Auster and David Grossman, and by an Italian actor Antonio Albanese, who has ironically played the role of a modern godfather. We can say that the success of Fazio's program has showed that italian tv public doesn't watch only rubbish-programs, but that it is also interested in social problems.

Rosaria Petrella

A dream called Australia

4/14/2009 04:42:00 PM Posted In Edit This 2 Comments »

“Life can’t offer to you places more beautiful than Circular Quay in Sidney… There is one of most beautiful views in the world. On right, almost difficult to see in the reflection of the sun on the water, there is the famous Opera House with its particular roof. On left, the wonderful and noble Harbour Bridge… On the water there are a lot of old style boats… The Opera House attracts your attention… It’s so familiar, so “ehi-I-am-in-Sydney”, that you have to stop looking it”.
(my translation from “In a Sunburned Country” by Bill Bryson)
I have never read a description so perfect and real in a book like this. You really understand to be in Australia only at the moment you look the harbor of Sidney when you stop at Circular Quay with the city rail.
For me it was exactly so.
It was my first “Australian” day. On the 17th Juni 2008. Sydney. I got on the city rail in Newtown (very curious and particular district) and arrived to the Harbour. I say to you that I’m really didn’t understand where I was (maybe because I travelled for 23 hours the day before and I had to get into the habit of the new time zone...) . I got off the train and I wasn’t able to speak: it was wonderful. I really understood to be in Sidney. It’s completely different to see pictures and imagine and to be there.
To imagine and to live Australia are two things much different. People say that it’s impossible to don’t love Australia and its beautiful landscapes: I confirm!
I thing every day about 2 months and half I was there. They are probably the best months in my life.

Australia and australian landscapes, cities, people go into your heart. Australians have a wonderful way of life: they aren’t stressed and live without problems: “don’t worry” they say.

Written by Ilaria Colautti

Un sogno chiamato Australia

4/13/2009 06:44:00 PM Posted In Edit This 1 Comment »


"La vita non può offrire tanti posti più belli della Circular Quay di Sidney...Essa presenta una delle più grandi vedute del mondo. A destra, quasi dolorosa da guardare nel riflesso del sole, si erge la famosa Opera House con il suo tetto disinvolto di ardita angolazione. A sinistra, lo stupendo e nobile Harbour Bridge... Davanti a te l'acqua scintillante brulica di panciuti battelli vecchio stile... E' l'Opera House ad attirare tutta l'attenzione... E' così sorprendentemente familiare, così "ehi-sono-a-Sydney", che non puoi fare a meno di fermarti a guardarla".
(da "In un paese bruciato dal sole" di Bill Bryson)

Non ho mai letto in un libro una descrizione così perfetta e corrispondente alla realtà come questa. Realmente capisci di essere in Australia solo nel momento in cui hai la visione del porto di Sydney uscendo dalla metropolitana alla fermata di Circular Quay.

Per me è stato esattamente così.
Era il mio primo giorno "australiano". Il 17 giugno 2008. Sydney. Da Newtown (quartiere alquanto bizzarro) prendo la metro per andare al porto. Vi assicuro che non avevo ancora realizzato completamente dove mi trovavo (forse erano anche le 23 ore di volo e il fuso orario a giocarmi un brutto scherzo..). Scesa dal treno sono rimasta senza parole: stupendo. Ho capito realmente di essere a Sydney. Non c'è paragone tra vedere le foto e le immagini e trovarsi lì.

Una cosa è immaginare l'Australia, i suoi luoghi, i suoi paesaggi, le sue attrattive famose in tutte il mondo, un'altra è viverle, assaporarle, gustarle, fartele entrare nel cuore.
Dicono che è impossibile non innamorarsi dell'Australia e dei suoi incantevoli paesaggi: lo confermo pienamente!
Non c'è giorno che non pensi a quei 2 mesi e mezzo meravigliosi, probabilmente i migliori della mia vita.
L'Australia ti entra dentro, non puoi farci niente per controbattere questa sua enorme forza. Non parlo solo dei paesaggi e delle città ma anche della gente, della loro mentalità, del loro modo di vivere. Non hanno idea di che cosa sia lo stress, la frenesia, i problemi: tutto si risolve, "don't worry" come dicono loro.

Scritto da Ilaria Colautti

Pasqua: 22 milioni in viaggio

4/02/2009 03:34:00 PM Posted In Edit This 0 Comments »
La voglia di vacanza batte la crisi, che però fa tagliare i costi e i giorni di villeggiatura. A partire per le festività pasquali, secondo un sondaggio Confesercenti-Swg, saranno 22 milioni di italiani (+22%), che tuttavia risparmieranno sulla spesa che si attesterà mediamente a 460 euro a persona, contro i 500 dello scorso anno (-8%), anche grazie a soggiorni più brevi. La spesa totale ammonterà così a 10,2 miliardi (in crescita rispetto ai 9,7 miliardi del 2008 solo per l'aumento del numero delle persone in viaggio), ma c'é anche una minoranza, il 7%, che potrà permettersi di spendere dai mille ai 2.250 euro. A parte i più ricchi e fortunati, però, gli italiani si regaleranno qualche giorno di svago senza fare pazzie: il 47% dichiara che i giorni di vacanza saranno meno dello scorso anno, mentre il 40% si manterrà sui livelli precedenti. Di conseguenza la maggioranza di chi ha scelto la vacanza starà fuori casa 2-3 giorni. La vacanza, insomma, sarà più breve e sobria, anche dal punto di vista dello shopping (il 52% ne farà di meno) o della scelta dell'albergo (il 37% opterà per una struttura meno costosa). Dura a morire è invece l'abitudine a partire in auto: a sceglierla sarà il 70% dei vacanzieri, contro il 14% che prenderà l'aereo e il 10% il treno. Quanto alle destinazioni, il 47% si sposterà di regione, con il primato della Toscana, seguita da Emilia Romagna e Sicilia; il 14% sceglierà l'Europa (la Spagna è la regina); il 29% andrà al mare e il 22% opterà per le città d'arte. Tradito, infine, il detto 'Pasqua con chi vuoi', visto che il 52% trascorrerà quest'anno le vacanze in famiglia.
Scritto da Donato Francesca

La lettera di Vasco

4/02/2009 03:28:00 PM Posted In Edit This 0 Comments »

Caro 1° maggio
Sono felice di partecipare anch’io quest’anno alla festa.
Per me è un “ritorno”.
Sono passati 10 anni da quando mi accogliesti tra le tue braccia rock.
Ne è passata di acqua sotto i ponti.
Per me è andata sempre bene e torno con riconoscenza.
Peccato che per il nostro paese non si possa dire altrettanto.
Non vedo un bel clima in giro.
La crisi economica e, soprattutto, la difficoltà per molti di arrivare a fine mese. Ma anche le conquiste di libertà e convivenza civili,
faticosamente raggiunte negli ultimi decenni,
rimesse in discussione, addirittura a rischio di annullamento.
Non tira una bella aria e non è certo il mondo che vorrei.
Non mi occupo di politica e “governare” tra l’altro
è un termine che non ho mai gradito.
Tu sai quanta importanza hanno per me le parole.
Si dovrebbe dire “amministrare”. Sarebbe più corretto.
Dalle mie parti “governare” s’intende accudire gli animali. Ma “noi” siamo qui per portarti un po’ di gioia
Questo, per me, è il momento della solidarietà.
Vorrei restituire un po’ di quello che ho ricevuto.Sarà una splendida giornata.

Vasco Rossi

Queste le parole del rocker che parteciperà con la sua band al concerto gratuito del 1° maggio da P.zz San Giovanni in Roma, sua unica esibizione live di questa primavera. Si tratterà di un mini-concerto di 40-45 minuti. Ancora top secret la scaletta.

Scritto da Donato Francesca

Eccoci qua!!!

4/01/2009 04:28:00 PM Edit This 1 Comment »
Ci presentiamo...per chi non dovesse conoscerci...siamo il trio proprietario dei tre posti ultima fila centrale dell'aula 10...certo quando siamo presenti!!! :-D
Ovviamente non sarete obbligati a visitarlo o commentarlo...semplicemente costretti!!!
I temi scelti saranno vari e piuttosto soft...Politica,economia e finanza non sono il nostro forte!!!Lasciamo agli altri questo arduo compito.
Per noi riserviamo sport, viaggi, tempo libero e attualità.
Il nostro blog è come un diamante: è per sempre!
Non vi assicuriamo aggiornamenti in tempo reale ma quasi!Saremo a vostra completa disposizione!
A presto,
Francesca,Ilaria e Rosaria