Quand'è il momento di gettar via?
4/25/2009 04:17:00 PM Posted In Curiosità Edit This 0 Comments »

Non male,eh? Se vi siete incuriositi e vorrete rivivere il mio viaggio, prossimamente vi racconterò tutto quanto inserendo foto e dettagli utili!!
Al prossimo articolo!!
Ilaria Colautti
TORNEO FEMMINILE (19 luglio - 31 luglio)
Superano il turno le prime tre: la prima accede direttamente ai quarti di finale, la seconda e la terza agli ottavi.
Esordiranno prima le donne, il 19 luglio con l'Uzbekistan. Gli uomini scenderanno invece in vasca il 20 luglio contro gli Usa.
(dal sito http://www.federnuoto.it/)
La speranza è che le nostre nazionali raggiungano le posizioni di vertice a cui ci avevano abituato nell'ultimo decennio. Da qualche anno a questa parte i risultati sono stati decisamente più modesti, vuoi per un miglioramento di tutto il settore internazionale con l'emergere di nuove realtà, vuoi per un nostro mancato ricambio generazionale. Le ultime Olimpiadi (Pechino 2008) ci hanno visto arrivare noni con i maschi e seste con le femmine (campionesse dell'edizione precedente ad Atene nel 2004).
Del girone maschile la squadra più temibile è sicuramente quella statunitense, vice campione olimpica. Merito di questa ascesa americana è stato sicuramente il lavoro svolto dall'ex ct azzurro Ratko Rudic. Nel giro di pochi anni è riuscito a costruire un gruppo solido e di buona qualità. La Romania è una nazionale altalenate, sulla carta di non grandi qualità ma che è riuscita a metterci in difficoltà recentamente. La Macedonia è la squadra più debole del girone. Certo è che non possiamo preoccuparci di Macedonia e Romania se veramente vogliamo puntare alle posizioni di vertice e al podio...
Il girone A sembra tranquillo per l'Ungheria, campione olimpico in carica, il B presenta la sfida Montenegro - Croazia (sempre di grande intensità e qualità), il C vede favorita di gran lunga la Serbia con le temibili Spagna e Australia.
Per quanto riguarda la squadra femminile il girone racchiude qualche insidia, derivante forse anche dai dubbi emersi dopo l'apparizione olimpica. Il gruppo storico ha ormai dato il meglio di sé con la vittoria di Atene, ora è arrivato il momento delle nuove leve. Le nazionali giovanili (guidate da Fiori) hanno raggiunto negli ultimi anni livelli impensabili fino a qualche anno fa, mettendo alla ribalta forti e valide atlete. Queste però non hanno avuto grande spazio in nazionale maggiore causando un mancato rinnovo. Della squadre che affronteremo, l'Ungheria vive la nostra stessa situazione: dopo i fasti del passato i risultati hanno cominciato a mancare. Le principali e più forti giocatrici giocano nel nostro campionato quindi le conosciamo bene ma per loro vale lo stesso. La Cina è un'incognita: è esplosa alle olimpiadi battendoci nella finale per il quinto posto. L'Uzbekistan invece non dovrebbe rappresentare un gran pericolo. Il girone comunque ci dirà subito quali sono le nostre potenzialità.
Degli altri gironi interessantissimo ed equilibrato appare il girone B: Stati Uniti, Russia e Grecia rappresentano i vertici della pallanuoto mondiale. Forse le greche un pò sotto alle altre due ma assolutamente temibile. Il Kazakistan poi non rappresenta una squadra materasso da sottovalutare visto che è composta da ex giocatrici della nazionale russa.
Insomma... Manca poco all'inizio: ancora 3 mesi e tutti gli appassionati potranno gustarsi il magnifico spettacolo che la pallanuoto sa sempre offrire!!
Scritto da Ilaria Colautti
A tutti quelli che vivono in Campania o nelle cosiddette zone "a rischio", dove dilaga la criminalità organizzata (in qualunque modo vogliate chiamarla mafia, camorra, 'ndrangheta), a tutti coloro che dal giorno in cui sono nati non hanno ancora capito perchè i commercianti devono pagare il pizzo, perchè c'è gente che non riesce ad arrivare alla fine del mese e altri che chissà per quale strano motivo vivono in ville stile Scarface senza pagare un centesimo di tasse, perchè chi ha il coraggio di denunciare, di dire la verità fa una brutta fine o è costretto a vivere con una scorta 24 ore su 24, perchè nelle sparatorie vengono coinvolti anche povere vittime innocenti, a tutte le persone che credono che se la criminalità organizzata sia riuscita a sopravvivere finora vuol dire che alle alte sfere del potere ( i cosiddetti pezzi da 90, come direbbe Don Vito Corleone) gli fa più che comodo...bene a tutte queste persone consiglio vivamente di andare a vedere "Fort Apasc", il film di Marco Risi, figlio del celebre regista Dino e molto conosciuto qui in Campania per aver diretto "Maradona: la mano de Dios". Il titolo fa riferimento al film "Il massacro di Fort Apache", palese allusione alla vicenda del generale Custer a Little BigHorn. In un articolo del protagonista, infatti, Torre Annunziata viene paragonata a questo luogo. La storia è quella di Giancarlo Siani, giovane giornalista della testata partenopea "Il Mattino" (per la precisione corrispondente da Torre Annunziata) che decide di fare il "giornalista giornalista". Eh già perchè il suo caporedattore Sasà l'aveva avvisato: "a Napoli possono campare solo i giornalisti impiegati (quelli che si piegano al volere degli altri), non i giornalisti giornalisti (quelli che raccontano la verità, quelli che fanno gli scoop)". Il giovane 26enne non si era lasciato intimorire, ma era andato dritto per la sua strada. Così da semplice cronista di nera (furti, rapine) e da stanco narratore delle lotte proletarie e delle manifestazioni sindacali, era passato a condurre un'inchiesta sulla malavita a Torre Annunziata. Torre Annunziata è un paese abbastanza grande in provincia di Napoli. Affaccia sul mare. Era (e forse è ancora) il cuore pulsante della camorra partenopea. Siani ha cominciato a seguire le attività di Valentino Gionta (boss di Torre), della grande Famiglia Alfieri, dei Nuvoletta di Marano (legati ai Corleonesi), scoprendo un groviglio di corruzione e un giro di affari sporchi che coinvolgeva lo stesso sindaco di Torre e anche alcuni assessori e magistrati, i quali, invece di compiere il loro dovere preferivano osservare passivamente e prendersi le mazzette. Siani è stato ucciso per questo: perchè aveva capito, perchè aveva avuto la forza di parlare, di svolgere delle vere indagini. Era il 1985 (i veri assassini verranno ritrovati solo 12 anni dopo) e Siani aveva 26 anni. Anche lui aveva un ragazza. Anche lui ci rimaneva male se non riusciva a trovare i biglietti per il concerto di Vasco Rossi. Anche lui voleva avere i soldi per farsi una vacanza su una di quelle isole che si vedono solo in pubblicità. Era un ragazzo come tutti noi. No forse no. Lui possedeva qualcosa in più, quella stessa cosa che apparteneva anche a Falcone, a Borsellino e che oggi distingue Roberto Saviano: il coraggio di sacrificare la propria vita per far trionfare la giustizia e per difendere la propria terra.
Granuli, gocce, pomate...Sono molti i medicinali omeopatici in commercio per la cura di malattie (ansia, insonnia, allergie, problemi gastrointestinali e circolatori). Secondo le indagini sono 11 milioni di italiani che li usano e 25mila i medici che li prescrivono. Nonostante la diffusione, vi è tuttora una certa diffidenza nei confronti della medicina omeopatica. E non a torto, se si considera che la maggior parte dei prodotti omeopatici non sono verificati secondo criteri scientifici comunemente applicati ai farmaci tradizionali. Mancano, inoltre, prove sperimentali univoche sulla loro efficacia e non esiste nemmeno una regolamentazione precisa. In alcuni Paesi è riconosciuta come specialità dall'Ordine dei Medici, mentre in altri il suo insegnamento è collocato al di fuori degli ordinamenti delle facoltà di medicina. Di ricente l'Aifa (l'organo che in Italia vigila e controlla la vendita dei prodotti farmaceutici) ha deciso di esaminare circa 31mila prodotti con l'obiettivo di dare garanzie di sicurezza e qualità. Questo aiuterà certamente ad ottenere maggiore chiarezza e tutela nei confronti di tutti coloro che vi ricorrono (me compresa).
Un uomo, il suo cavallo, losconfinato West… della Pianura Padana.Dopo anni e anni passati a cavalcare ilsuo stanco ronzino sotto il sole cocente dell’estate, in mezzo alle incredibilinebbie del delta del Po’ che gli avevano causato terribili reumatismi, pensòche fosse giunto il giorno di concludere la sua carriera di Cow Boy. Ma ungiorno: l’illuminazione!Presa matita, righello e qualche buona dose dimarijuana progettò il mezzo che poi rivoluzionò le sorti del trasportoterrestre: il treno. La velocità e la sicurezza del mezzo riscossero ben prestogrande successo, così il nostro ormai vecchio Cow Boy decise di fondare lacompagnia destinata a gestire il monopolio del trasporto su rotaia su tutto ilterritorio della Penisola.Dopo il lampante trionfo che gli portò una ricchezzainimmaginabile, gli utenti si accorsero che non c’erano poi così tantedifferenze tra i vecchi cavalli e i nuovi treni: la velocità del mezzo eravanificata da spaventosi ritardi e l’arsura estiva e i freddi invernali eranoperfettamente riprodotti all’interno delle carrozze dei veicoli. Fu così che ilCow-Boy imprenditore fallì e si uccise buttandosi…. sotto al treno? No sotto al suo vecchio cavallo! (url del sito da cui ho tratto la storia http://filmckr.blogspot.com/)
Il direttore generale della Rai,Mauro Masi, ha deciso di sospendere in via cautelativa, il vignettista Vauro Senesi. La polemica è scattata a seguito della puntata di Annozero in cui è stata mostrata una vignetta <<gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico 


Caro 1° maggio
Sono felice di partecipare anch’io quest’anno alla festa.
Per me è un “ritorno”.
Sono passati 10 anni da quando mi accogliesti tra le tue braccia rock.
Ne è passata di acqua sotto i ponti.
Per me è andata sempre bene e torno con riconoscenza.
Peccato che per il nostro paese non si possa dire altrettanto.
Non vedo un bel clima in giro.
La crisi economica e, soprattutto, la difficoltà per molti di arrivare a fine mese. Ma anche le conquiste di libertà e convivenza civili,
faticosamente raggiunte negli ultimi decenni,
rimesse in discussione, addirittura a rischio di annullamento.
Non tira una bella aria e non è certo il mondo che vorrei.
Non mi occupo di politica e “governare” tra l’altro
è un termine che non ho mai gradito.
Tu sai quanta importanza hanno per me le parole.
Si dovrebbe dire “amministrare”. Sarebbe più corretto.
Dalle mie parti “governare” s’intende accudire gli animali. Ma “noi” siamo qui per portarti un po’ di gioia
Questo, per me, è il momento della solidarietà.
Vorrei restituire un po’ di quello che ho ricevuto.Sarà una splendida giornata.
Vasco Rossi
Queste le parole del rocker che parteciperà con la sua band al concerto gratuito del 1° maggio da P.zz San Giovanni in Roma, sua unica esibizione live di questa primavera. Si tratterà di un mini-concerto di 40-45 minuti. Ancora top secret la scaletta.
Scritto da Donato Francesca