Un sogno chiamato Australia

4/13/2009 06:44:00 PM Posted In Edit This 1 Comment »


"La vita non può offrire tanti posti più belli della Circular Quay di Sidney...Essa presenta una delle più grandi vedute del mondo. A destra, quasi dolorosa da guardare nel riflesso del sole, si erge la famosa Opera House con il suo tetto disinvolto di ardita angolazione. A sinistra, lo stupendo e nobile Harbour Bridge... Davanti a te l'acqua scintillante brulica di panciuti battelli vecchio stile... E' l'Opera House ad attirare tutta l'attenzione... E' così sorprendentemente familiare, così "ehi-sono-a-Sydney", che non puoi fare a meno di fermarti a guardarla".
(da "In un paese bruciato dal sole" di Bill Bryson)

Non ho mai letto in un libro una descrizione così perfetta e corrispondente alla realtà come questa. Realmente capisci di essere in Australia solo nel momento in cui hai la visione del porto di Sydney uscendo dalla metropolitana alla fermata di Circular Quay.

Per me è stato esattamente così.
Era il mio primo giorno "australiano". Il 17 giugno 2008. Sydney. Da Newtown (quartiere alquanto bizzarro) prendo la metro per andare al porto. Vi assicuro che non avevo ancora realizzato completamente dove mi trovavo (forse erano anche le 23 ore di volo e il fuso orario a giocarmi un brutto scherzo..). Scesa dal treno sono rimasta senza parole: stupendo. Ho capito realmente di essere a Sydney. Non c'è paragone tra vedere le foto e le immagini e trovarsi lì.

Una cosa è immaginare l'Australia, i suoi luoghi, i suoi paesaggi, le sue attrattive famose in tutte il mondo, un'altra è viverle, assaporarle, gustarle, fartele entrare nel cuore.
Dicono che è impossibile non innamorarsi dell'Australia e dei suoi incantevoli paesaggi: lo confermo pienamente!
Non c'è giorno che non pensi a quei 2 mesi e mezzo meravigliosi, probabilmente i migliori della mia vita.
L'Australia ti entra dentro, non puoi farci niente per controbattere questa sua enorme forza. Non parlo solo dei paesaggi e delle città ma anche della gente, della loro mentalità, del loro modo di vivere. Non hanno idea di che cosa sia lo stress, la frenesia, i problemi: tutto si risolve, "don't worry" come dicono loro.

Scritto da Ilaria Colautti

1 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissima esperienza!spero di avere anch'io,prima o poi,la fortuna,l'occasione,per immergermi in questo sogno chiamato australia.
marina